II Salento, la mia terra

"Troppo piccolo per giocare con i grandi, troppo grande per giocare con i piccoli. lniziai a giocare da solo, immaginando piccoli luoghi, piccoli mondi. Creavo così, tra Ie rocce coperte di licheni, piccoli paesaggi, strade per Ie macchinine e case costruite con stecchini e resti di fiammiferi, passaggi segreti e nascondigli per i soldatini. Pian piano, questi piccoli mondi iniziavano a prendere forma.

Con chiodi arrugginiti e cacciaviti rubati a papà scolpivo sulle pietre e nelle rocce della macchia mediterranea, scalinate, case, stradine e piccoli villaggi."

Tutti questi ricordi mi hanno ispirato a raccontare la storia dei nostri nonni, dei contadini, dei pescatori, storie tramandate da padre in figlio, dai tempi dei Messapi fino ai giorni nostri, creando così miniature dei Furnieddhri e delle Torri di Guardia, partendo dalle tipologie più antiche fino a quelle più moderne.

Le campagne con i Furnieddhri e le coste con Ie Torri di Guardia sono la caratteristica e il simbolo del territorio salentino e primo rudimentale sistema di difesa del territorio.

I miei Souvenir sono un caldo ricordo del Salento da portare con sé nel cuore e nella mente.

[Damiano Marullo]

Damiano Marullo, scultore salentino che si lascia ispirare dalla sua terra, riproducendola nelle sue forme più riconoscibili.

Con i suoi "furnieddhri" e torri di Guardia il disegno acquista la terza dimensione e diventa oggetto. Un oggetto, in questo caso, fortemente simbolico.

[da: "Nuovi Accostamenti Visivi" a cura di Patrizia Capoccia]

"Da sempre ritengo che i sognatori si dividano in due categorie. I consapevoli e gli involontari.

I primi hanno ben in mente un obiettivo e lo perseguono con tenacia e dedizione finché non lo raggiungono. In questa schiera rientrano i grandi condottieri della Storia o i magnati dell'industria e del commercio. Cercano la fortuna che benedica le loro imprese.

I sognatori involontari, invece, hanno un obiettivo iniziale che non è mai grandioso, però finisce col diventarlo senza che loro possano farci nulla. In definitiva, si tratta di persone che riescono a migliorare il mondo senza volerlo. Fra questi rientrano spesso gli esploratori, gli scopritori e gli inventori (e, aggiungerei io, gli artisti). Nel caso specifico, però, la fortuna può diventare la loro maledizione."

[da: "La donna dei fiori di carta" di Donato Carrisi]